dom04set19:30SALVATORE SCIARRINO / mdi ensembleInfinito neroTeatro Antico19:30
Salvatore Sciarrino
Infinito nero: Estasi di un atto (1998)
per voce e otto strumenti
con
Livia Rado Maria Maddalena de’ Pazzi
Giulia Gaudenzi e Francesca Pinna due ancelle
e con
Salvatore Sciarrino
Davide Santi regia
mdi ensemble
Sonia Formenti flauto
Luca Avanzi oboe
Paolo Casiraghi clarinetto
Luca Ieracitano pianoforte
Matteo Savio percussioni
Elia Leon Mariani violino
Paolo Fumagalli viola
Giorgio Casati violoncello
Paolo Brandi ingegnere del suono
Paolo Casati luci
produzione Associazione musicAdesso
Infinito nero di Salvatore Sciarrino è una composizione per voce e otto strumenti su frammenti dalle estasi di Maria Maddalena de’ Pazzi, una mistica carmelitana vissuta a Firenze nel XVI secolo, proclamata Santa nel 1669 da papa Clemente IX.
I frammenti che compongono il testo sono giunti fino a noi grazie alle trascrizioni delle consorelle della Santa, rievocate nella versione scenica di Davide Santi: «Come Sr. Maria Maddalena haveva proferito un periodo, quella monaca che l’haveva tenuto a mente lo dettava a una di quelle che scrivevono et mentre quella scriveva un’altra teneva a mente quello che seguitava di dire et lo dettata et ricordava a un’altra di quelle che scrivevono; et così seguitavono…e ciascuna faceva il numero al periodo che haveva scritto, cioè: la prima il numero uno, la seconda il numero dua, la terza il numero tre et poi ripigliava la prima il numero quattro et così seguitavono di un in uno per ordine».
L’estasi di Maria Maddalena è innanzitutto un’estasi fisiologica, viaggio allucinato nel corpo di Cristo penetrato attraverso le ferite della crocifissione. La metafora rivive sia nella corporeità in un materiale musicale rarefatto, onomatopeico, ossessivo e discontinuo, sia nell’allucinata alternanza di lunghi silenzi e frenetiche declamazioni. La sensibilità di chi ascolta si affina tendendo l’orecchio verso suoni preziosi e fragili e diviene la precondizione per accedere alla dimensione estatica della Santa.
Lo spettacolo rievoca le pratiche teatrali della Firenze dei Cinquecento, in particolare attraverso tecniche di illuminazione che riverberano forti chiaroscuri sui corpi in scena. Come in una serie di fotografie animate, le pose delle consorelle accompagnano gli stadi dell’Estasi, della quale i musicisti in scena sono silenziosi e rituali testimoni.
In apertura, una breve antologia di brani eseguiti da mdi ensemble e le parole dell’autore delineano un percorso d’ascolto preparatorio a Infinito nero, interpretato dal soprano Livia Rado.
Alle 19:30 al Teatro Antico di Segesta, Salvatore Sciarrino incontra il pubblico per approfondire alcuni aspetti dell’opera.
Durata 60 minuti
Teatro Antico
4 settembre 2022 19:30